PROGETTO BAMBINI: IL GIOCO DELLA FAMIGLIA
Il progetto è destinato ai bambini in età scolare e, nello sviluppo delle finalità generali e delle strategie educative, si ispira al processo delle Costellazioni Familiari messe a punto da Bert Hellinger. L’obiettivo principale è quello di favorire il percorso delle conquiste personali quali l’autonomia, l’autovalutazione, l’autoriflessione, l’ascolto, la capacità di osservazione e di dialogo, in una dinamica di progressiva sintonia e armonia con la vita. Presupposto di tutto questo sono l’acquisizione, da parte dei bambini, della consapevolezza del legame familiare e della propria dimensione emozionale e affettiva.
Principi ispiratori
Nello sviluppare gli obiettivi generali e definire le strategie educative cui si ispira la programmazione delle attività di questo progetto educativo si fa riferimento al processo delle Costellazioni Familiari messe a punto dallo Psicologo e Pedagogista Bert Hellinger, un percorso che consente di scoprire, portare alla luce e sciogliere “irretimenti” familiari che si trasmettono di generazione in generazione e che sono causa di malattie e disturbi psichici e fisici. Le Costellazioni Familiari rappresentano un valido contributo per affrontare varie problematiche, siano esse relazionali, professionali o legate a malattie.
Hellinger sostiene che nella terapia familiare l’individuo non è mai preso come elemento isolato ma inserito in un determinato contesto di relazioni, questo permette di trovare e risolvere legami e connessioni quasi sempre inconsci, con destini difficili nel sistema-famiglia.
Attraverso il metodo delle Costellazioni Familiari possiamo allora rendere consapevoli certi processi destinati normalmente a restare e agire nell’oscurità e nello stesso tempo ristabilire il collegamento con le forze vitali delle origini, in accordo e all’unisono con gli “ordini dell’Amore”.
Utenza
Dai 6 anni in poi
Obiettivi principali
Acquisire la consapevolezza del legame familiare, aiutare i bambini a consolidare un atteggiamento naturale e rispettoso per il proprio destino e quello degli altri compagni di classe e favorire forme di comprensione verso diverse realtà, regole e comportamenti. La consapevolezza emozionale e affettiva dei bambini è il presupposto per diverse conquiste personali: autonomia, autovalutazione, auto-riflessione, ascolto, capacità di osservazione e dialogo. E’ all’interno della nostra famiglia che ci sentiamo protetti, accolti, al sicuro. E’ nel rispetto e nell’accettazione di noi stessi e degli altri per ciò che sono che diventa possibile entrare in sintonia e in armonia con la vita.
Durata
Otto incontri di due ore con cadenza settimanale.
La messa in scena della propria famiglia
Obiettivo
Dare la possibilità ai bambini di esprimere emozioni, sentimenti, pensieri riguardo ad eventi e persone che provengono dal sistema familiare e di mettersi in armonia con essi.
Il principio che anima questa prima fase è che tutti siamo parte integrante di una famiglia che influenza il nostro sentire, pensare, agire – e quello dei nostri figli – più profondamente di quanto ne siamo consapevoli.
La famiglia è un sistema che ci condiziona profondamente, che ci accompagna per tutta la vita e di cui condividiamo il destino. Questo fatto può essere sorgente di debolezza o di forza per nostri bambini.
I genitori sono fonte di sicurezza per loro. I bambini farebbero di tutto per i propri genitori, ricercano protezione e affetto all’interno della famiglia, profondi legami li uniscono al proprio sistema familiare: vincoli che a volte causano benessere e, a volte, disagio.
Protezione, affetto, amore, ma anche rabbia, sensi di colpa, obblighi, fanno parte di questo legame.
L’obiettivo è quello di drammatizzare all’interno del luogo classe, assieme a tutti gli alunni, la messa in scena della propria famiglia; Il bambino interessato sceglie, nello spazio protetto del gruppo, bambini che possono rappresentare se stesso e i suoi familiari e li posiziona. I rappresentanti sono connessi con il campo energetico della famiglia che fa emergere la struttura, le dinamiche e le sue conseguenze in un processo spesso emotivamente coinvolgente. Possono essere usate frasi veritiere che portano alla luce e sciolgono tensioni, che generano un effetto liberatorio e rilassante e portano verso nuove soluzioni.
In questo modo si crea un clima affettivo molto intenso in cui lo scambio emotivo e la fiducia si instaurano in modo semplice e coeso, dove delicatamente vengono a galla piccole paure, insicurezze, sofferenze, e dove nello stesso momento, con la condivisione all’interno del gruppo classe, i rapporti di fiducia si consolidano, e le paure si superano.
All’interno della messa in scena della propria famiglia il bambino può permettersi di sentire emozioni a volte anche negative, piccoli traumi (che possono essere semplici difficoltà che ogni bambino incontra nel suo percorso di crescita) e di viverle in un contesto di collettività, in cui non si sente isolato ma compreso e contenuto. Ciò induce alla consapevolezza e alla progressiva accettazione dello stato delle cose, consentendogli di sentirsi al proprio posto nel contesto famigliare e di trarne forza.
Obiettivi specifici
Attraverso la rappresentazione della famiglia è possibile affrontare temi anche più specifici e profondi quali:
- il tema della separazione;
- la famiglia allargata;
- l’emigrazione;
- la nascita;
- la perdita di un genitore o di un parente caro;
- conflitti ed altre problematiche legate allo sviluppo emozionale dei bambini;
- attraverso queste esperienze i bambini sono in grado di considerare le diversità culturali disgiunte da opinioni e giudizi, semplicemente come dato di fatto, nonché di cogliere il bisogno di ogni individuo al rispetto di norme, valori, abitudini inerenti al gruppo familiare d’appartenenza, qualunque esso sia.
- i bambini vengono accompagnati verso la comprensione che ogni bambino ama i propri genitori, è legato alla propria famiglia ed ha bisogno di appartenere al proprio sistema familiare.
- ogni famiglia possiede al suo interno delle regole, dei valori, delle consuetudini proprie; a volte anche tra padre e madre esistono valori diversi poiché provengono da famiglie diverse, la rappresentazione sistemica aiuta a comprendere queste dinamiche e ad accettarle.
Metodologia
I mezzi didattici proposti per dare voce al sentire emozionale dei bambini offrono spazio alle sensazioni corporee. Queste vengono sollecitate ad emergere allo stato di coscienza attraverso un linguaggio sensoriale semplice e chiaro:
Il raccoglimento tramite il rilassamento, l’immaginazione e la visualizzazioni
Es. Rinforzare e proteggere i bambini attraverso la sensazione di sentire ed immaginare i propri genitori alle proprie spalle (può diventare, in caso di difficoltà, un aiuto interiore molto importante)
La costruzione dell’albero genealogico
In noi confluiscono due grandi fiumi, uno proviene dalla linea materna, uno da quella paterna. Noi siamo all’ultimo posto. In tale posizione ci si sente protetti e forti. All’interno dell’albero genealogico di ogni bambino ci sono state persone che hanno avuto un destino particolare (morti precoci, esclusioni, malattie gravi,…). All’interno della stessa famiglia e lungo la stessa linea di discendenza è possibile che più persone siano accomunate dallo stesso destino..
L’espressione creativa: disegno, collage, scrittura, foto, lettura, rituali
I bambini possono esprimere sensazioni, emozioni e racconti sulla propria famiglia usando tecniche visive come il disegno, il collage, maschere ed altro…
Usando la scrittura possono elaborare individualmente sensazioni, emozioni, comprensioni e vissuti…
Scrivendo una lettera a ciascuno genitore: “cosa posso fare con la mamma, cosa con il babbo”, da ai bambini la possibilità di sperimentare che non devono scegliere ma prendere ed accettare i valori di entrambi.
La lettura delle storie stimola i bambini a conversare, confrontare e riflettere, inoltre consolida esperienze vissute.
Le foto dei genitori ed altri famigliari in classe infondono sicurezza e accoglienza ai bambini.
I piccoli rituali rinforzano la comprensione della famiglia nella vita quotidiana.
I Laboratori
Approfondimento di alcune tematiche specifiche che ruotano attorno a questi punti chiave
- Appartenenza: “il posto giusto nella mia famiglia, prima vengono i genitori, dopo i figli dal maggiore al minore”
- Emigrazione: “la mia famiglia viene da un altro paese, dentro di me fluisce anche la patria della mia famiglia originale”
- Separazione: “i miei genitori non vivono più insieme, ma rimarranno per sempre i miei genitori”
Famiglia allargata: “mamma o papà hanno un nuovo partner, se il nuovo partner rispetta chi cera prima, si crea armonia” - Nascita: “la vita è il dono più grande, al di la di ciò che è successo tra me e i miei genitori”
- Morte: “se una persona cara viene a mancare, accettando e vivendo il lutto l’amore rimane vivo e si integra la persona nella propria famiglia”.